Il nuovo Bauhaus europeo svolgerà un ruolo di primo piano nella realizzazione del Green Deal e della strategia di rinnovamento, con l’obiettivo, entro il 2050, di un’Europa neutrale, attraente e incentrata sull’uomo. Lanciato il 23 aprile il New European Bauhaus Prize, che premia progetti realizzati che fungano da esempio
Il nuovo Bauhaus europeo è un movimento creativo e interdisciplinare in costruzione. È un movimento fondato su sostenibilità, inclusione ed estetica, portato avanti da team multidisciplinari, che riuniscono designer, architetti, artisti, ingegneri, studenti.
• È una piattaforma per la sperimentazione e la connessione che promuove la collaborazione tra pensatori e attori che desiderano progettare nuovi modi di vivere insieme.
• È un ponte tra il mondo della scienza e della tecnologia e quello dell’arte e della cultura.
• È un invito a cambiare prospettiva e a vedere le sfide ecologiche e digitali come opportunità per trasformare in meglio le nostre vite.
• È un nuovo approccio per trovare soluzioni innovative a problemi sociali complessi attraverso la co-creazione. L’iniziativa mira a plasmare il nostro pensiero, il nostro comportamento e i nostri mercati attorno a nuovi stili di vita e costruzioni, in particolare influenzando gli appalti pubblici.
Il nuovo Bauhaus europeo:
• riunire cittadini, esperti, imprese e istituzioni e facilitare le discussioni sui modi per rendere gli spazi di vita di domani più abbordabili e accessibili;
• mobilitare designer, architetti, ingegneri, scienziati, studenti e menti creative in diverse discipline, al fine di reinventare uno stile di vita sostenibile in Europa e oltre;
• sforzarci di migliorare la qualità della nostra esperienza di vita. Favorirà i valori di semplicità, funzionalità e circolarità dei materiali senza compromettere la necessità di comfort e attrattiva nella nostra vita quotidiana;
• fornire sostegno finanziario per idee e prodotti innovativi, tramite inviti a presentare proposte ad hoc e programmi coordinati inclusi nel quadro finanziario pluriennale.
Il progetto copre 5 anni e ha tre fasi.
1 – Co-design: fino all’estate 2021, per esplorare idee e co-costruire il progetto in modo multidisciplinare con stakeholder e cittadini.
2 – Realizzazione: dalla seconda metà del 2021, per 2 anni, avviando cinque progetti Bauhaus europei sperimentali e tematici in diversi Stati membri dell’UE. I primi bandi saranno lanciati in autonno
3 – Diffusione: dal 2023, diffondendo i risultati della fase sperimentale in Europa e oltre.
Il 13 aprile si è concluso alla Triennale di Milano il ciclo di conferenze digitali dedicato al progetto New European Bauhaus promosso dalla Commissione Europea. Curatori, designer, studiosi e direttori di musei dei paesi europei hanno condiviso proposte sui temi di design, architettura, demografia, nuove tecnologie e energie rinnovabili. Gli incontri, programmati tra novembre 2020 e aprile 2021, hanno incluso appuntamenti con le diverse nazioni europee (triennale.org/bauhaus).
New European Bauhaus Prize
Il 22 e il 23 aprile invece un primo convegno a cui hanno partecipato tra gli altri l’architetto giapponese Shigeru Ban, Bjarke Ingels, Nuno Nunes e il curatore per il design della Triennale, Marco Sanmicheli, ha provato a tirare le fila di questi primi mesi di progetto e ha lanciato la prima edizione del New European Bauhaus Prize, “per mettere insieme esempi eccellenti e nuove idee che possano ispirare e contribuire alla creazione del nuovo Bauhaus europeo”, così ha affermato la commissaria Ue alla Coesione, Elisa Ferreira. La competizione ha un duplice obiettivo: da una parte, dare visibilità a progetti esistenti in tutta Europa che illustrano i valori cui si ispira il nuovo Bauhaus europeo; dall’altra, sostenere le nuove generazioni perché possano sviluppare concetti e idee emergenti.
Il premio prevede dieci categorie che spaziano dalla rigenerazione di spazi urbani e rurali alla reinvenzione di luoghi di incontro e condivisione. Per ogni categoria, ci sono due sezioni di concorso. La prima, i New European Bauhaus Awards, è dedicata a progetti già completati al momento della domanda; la seconda, i New European Bauhaus Rising Stars, riguarda idee presentate da giovani talenti di età inferiore ai 30 anni. I vincitori della prima sezione riceveranno in premio 30mila euro, quelli della seconda 15mila. Le candidature sono aperte fino al 31 maggio.
L’appartamento modello secondo il New European Bauhaus
Nel gennaio 2021 è stato lanciato un sito web dedicato al nuovo Bauhaus europeo, per raccogliere i vari progetti. Da questi progetti verrà scritta la tabella di marcia secondo tre categorie: progetti esistenti, progetti futuri e sfide, ovvero una selezione dei bisogni di base che è assolutamente necessario soddisfare.
Tra questi merita essere citata l’unità abitativa sperimentale Urban Mining and Recycling (nelle foto di Zooey Braun). Umar si trova all’interno di Nest (Next Evolution in Sustainable Building Technologies), una struttura in cemento progettata da Gramazio & Kohler come edificio modulare di ricerca e innovazione gestito dall’Istituto Federale Svizzero di Scienza e Tecnologia Acquatiche. UMAR è stato inserito al secondo piano della struttura con sette moduli prefabbricati in legno non trattati – installati in un solo giorno con l’aiuto di due gru.
UMAR è strutturato come un appartamento con due camere da letto con due bagni e un soggiorno open space con cucina a isola. Tutti i materiali – nuovi pannelli isolanti a base di micelio di funghi, pietre di riciclaggio innovative, materiali isolanti riciclati, moquette in leasing, ecc. – possono essere separati, smistati e, senza residui, riportati ai rispettivi cicli di materiali. Lo specchio del bagno è realizzato in acciaio inossidabile lucido, il piano di lavoro della cucina è in vetro riciclato, le luci sono attaccate magneticamente e non verniciate, e le chiusure delle porte in ottone provengono da un edificio bancario degli anni ’70 a Bruxelles. Il progetto creato da Werner Sobek con Dirk E. Hebel e Felix Heisel dimostra come le risorse necessarie per costruire un edificio possano essere completamente riutilizzabili, riciclabili o compostabili. Ciò pone il pensiero del ciclo di vita al centro della progettazione degli edifici.