Le Serate di Architettura Torino: Per l’ospitalità

Negli ultimi anni Torino ha avviato diversi progetti dedicati all’ospitalità rivolta a target diversificati e reali contesti di mix sociale, che favoriscano legami di solidarietà tra gli ospiti. Nuove formule abitative, dunque, moderne e accessibili, ricche di servizi alla persona per Torino, città universitaria a forte vocazione culturale, che continua a vivere una fase di grande evoluzione. Un quadro progettuale frutto di una forte collaborazione e sinergia con le politiche abitative dell’amministrazione comunale.

SCALO 1856” che sorgerà al posto dell’ex stazione ferroviaria di Porta Susa è il nuovo hotel del gruppo Vastint Hospitality che oltre ad essere al centro di un nodo nevralgico di trasporti pubblici e ferroviari è una struttura realizzata interamente in elementi prefabbricati che si affianca al corpo della stazione storico. L’antica biglietteria e sala d’attesa avranno funzione di reception dell’hotel, mentre i restanti spazi ospiteranno il ristorante e una sala conferenze.A curare la progettazione del futuro albergo è lo studio  Lombardini 22. L’edificio affiancato avrà sette piani fuori terra (21 metri di altezza) e avrà una disponibilità di circa duecento camere.

La città compresa tra il fiume Dora e l’asse di corso Novara è invece sempre più caratterizzata da una vocazione giovane e universitaria e gli isolati collocati attorno all’asse di corso Regio Parco sono stati e sono ancora oggi anche attivo luogo di sperimentazione per nuovi modi di abitare, alcuni realizzati, altri rimasti allo stato di prototipo. Un futuro non troppo lontano porterà a Torino il suo The Student Hotel con progetto a cura dei milanesi di Tectoo. La catena olandese andrà a occupare l’area libera tra via Aosta e lungo Dora Firenze, portando in prossimità del ponte Mosca e della scuola Holden il suo modello ibrido che unisce studentato, albergo e coworking.

Infine nel quartiere dell’ex Villaggio Olimpico, ingombrante eredità dei giochi del 2006  lungo tempo abusivamente occupato, sta sorgendo una nuova residenza del gruppo Camplus con progetto di Picco Architetti. L’obiettivo della progettazione per la riqualificazione delle palazzine è quello di restituire, non solo al quartiere ma alla città intera, uno spazio rinnovato e sicuro. Tale intervento è frutto di una complessa azione di partnership tra pubblico e privato, che ha portato al recupero di un importante spazio; nel progetto olimpico, doveva costituire un punto di interconnessione relazionale tra due parti della città divise dalla presenza della ferrovia (anche grazie alla cosiddetta “passerella olimpica”). Lo scopo dell’intervento è quello di offrire uno spazio destinato al Social Housing, con una forte connotazione legata alla student accomodation, ma ibridata dalla presenza di altre forme di residenzialità. Il quartiere sarà completamente recuperato e diventerà un complesso di residenze sociali, con oltre 400 posti letto dedicati alla residenzialità temporanea a tariffe convenzionate per studenti, giovani lavoratori e city users.

 

Programma

Hotel Scalo 1856: la rinascita di Porta Susa
Laura Vanessa Zazzarini, Lombardini22

Norberto Vairano, Studio Vairano

Recupero dell’ex Villaggio Olimpico
Cristiano Picco, Picco architetti

The Student Hotel
Andrea Peschiera, Tectoo

In collaborazione con: Il Giornale dell’Architettura 

Crediti: 2 cfp

Sede: Cult Lab Torino, Via Cesare Battisti, 17

Orario: h. 19-21

ISCRIVITI QUI

Dato il numero di posti limitati chiediamo a coloro che si iscrivono di informarci nel caso di impossibilità a partecipare, così da consentire ad altri di partecipare.

Con il contributo di: Artusio, Cogno Arredamenti, Garofoli, Gessi, Helitec, Velaria

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