Dopo la stagione delle Olimpiadi negli ultimi 15 anni sono state poche le architetture per lo sport costruite a Torino, se si esclude lo stadio di allenamento del Torino firmato da Box Architetti. Il secondo appuntamento delle serate di architettura presenta due infrastrutture sportive che rigenerano due luoghi storici e simbolici della città, una appena conclusa e una in corso.
Vincitore del concorso bandito a febbraio 2021 dal Circolo della Stampa Sporting, il torinese Studio De Ferrari Architetti ha concluso il recupero dello storico circolo torinese, sede allargata delle Nitto ATP finals, il torneo di tennis che sarà a Torino fino al 2025. Il progetto si è incentrato sul restauro dell’anima razionalista della Club House, disegnata dall’architetto Domenico Morelli nel 1943. L’intervento si è poi focalizzato sulla ristrutturazione di un buio e triste capannone del 1960 recuperandone la pregevole e aerea struttura metallica valorizzata dal nuovo e tecnologico rivestimento in policarbonato semitrasparente delle facciate e della copertura. Il risultato è un sorprendente training center di livello internazionale molto apprezzato dagli atleti delle ATP Finals.
È una delle strutture più antiche dedicate allo sport in Piemonte e la sola superstite tra quelle realizzate a Torino negli anni trenta, la grande stagione in cui lo sport era manifesto istituzionale e venivano costruiti lo Stadium e il Filadelfia. Inaugurato nel maggio del 1920, il Motovelodromo intitolato a Fausto Coppi negli anni novanta, viene costruito su progetto di Vittorio Eugenio Ballatore di Rosana, esponente del “liberty” torinese, in uno stile eclettico e neoclassico, negli ingressi monumentali, e razionale e funzionale, negli spalti e nella pista dove gli elementi sono tutti lasciati a vista. Punto d’arrivo di molte corse a tappe del ciclismo italiano, tra cui la Milano-Torino, sede delle partite del Torino Calcio negli anni venti e negli anni quaranta, dagli anni ‘90 in poi, il Motovelodromo è andato incontro a un progressivo declino. Vincolato nel 1994, nel 2018 è stata acquisito dalla società Padel per trasformarlo in sede di campi da padel e beach volley, pista di ciclismo e atletica. Il progetto, condotto dallo studio Baietto Battiato Bianco, in sospeso fra conservazione e addizioni, ha previsto il restauro dell’anello in cemento armato, il recupero delle tribune, con il restauro filologico di quella Ovest, il recupero con completamento di quella Nord e di quella stampa e la riproposizione del volume e della destinazione d’uso, di quella Sud, oggi non più esistent
Programma
Il restauro del Circolo La Stampa Sporting
Vittorio Jacomussi
Studio De Ferrari Architetti
Marco S. Dell’Acqua
ICZ-intercostruzioni
La rinascita del Motovelodromo di Torino
Armando Baietto
Baietto Battiato Bianco
Fabrizio Rostagno
Padel M2
In collaborazione con: Il Giornale dell’Architettura
Crediti: 2 cfp
Sede: Cult Lab Torino, Via Cesare Battisti, 17
Orario: h. 19-21
Iscrizione a questo link: forms.gle/6fTaYiJvCYEWry2s5
Con il contributo di: Artusio, Cogno Arredamenti, Garofoli, Gessi, Helitec, Velaria
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